LEGISLAZIONE
La cremazione una pratica che sempre più sta prendendo piede nella cultura funebre italiana. Anche la Chiesa Cattolica ha preso atto di questa scelta e già a partire dal 1963 è possibile farsi cremare senza andare contro i principi del Cattolicesimo. La legislazione italiana non consentiva che le ceneri derivanti dalla pratica di cremazione venissero disperse ma la legge 130 ha fatto venir meno il divieto di dispersione delle ceneri con conseguente caduta dell'obbligo di conservazione nei cimiteri. Per tale motivo se richiesto, ora le ceneri vengono consegnate direttamente ai famigliari.

La Chiesa Cattolica attualmente ammette solo la conservazione delle ceneri cimiteriali. La dispersione è subordinata ai regolamenti di polizia mortuaria dei singoli Comuni.

La dispersione potrà essere effettuata solamente nei seguenti luoghi:

Nel cinerario comune di cui all'art. 80 comma 6, del D.P.R. 285/90;

In montagna a distanza di oltre 200 mt. da centri insediamenti abitativi;

In mare, ad oltre mezzo miglio dalla costa;

Nei laghi, ad oltre 100 mt. dalla riva;

Nei fiumi;

In aree naturali a distanze di oltre 200 mt. da centri e insediamenti abitativi;

In aree private;

la dispersione in tali aree al di fuori dei centri abitati deve avvenire all'aperto con il consenso dei proprietari e non per dar luogo ad attività aventi fini di lucro. La dispersione in mare, nei laghi, nei fiumi ed altri corsi d'acqua consentita nei tratti liberi da natanti e manufatti. Sarà anche possibile conservare l'urna in casa, purché vi sia riportato il nome del defunto.